GUFRAM X CONTEMPORARY CLUSTER

Palazzo Cavallerini Lazzaroni Via Barbieri 7, Roma

Il 2020 si apre con un nuovo racconto per immagini, con Gufram come protagonista: la galleria romana Contemporary Cluster ospita per alcune settimane una selezione di pezzi iconici di Gufram e diventa il riferimento in città per gli appassionati del brand.

Nella splendida cornice dello storico Palazzo Cavallerini Lazzaroni a Roma, sede della galleria, le sculture domestiche create dall’azienda diventano il punto di contatto tra il mondo dell’arte e quello del design.

La galleria – riferimento in città per i collezionisti di Gufram – accoglie alcune icone del brand come la chaise longue Capitello, la poltroncina Attica e il tavolino Attica TL (1971) di Studio65, forme classiche che rendono questi arredi vere e proprie sculture domestiche. Il progetto racchiude in sé il concetto del “cortocircuito tattile” che è parte integrante del DNA di Gufram: l'estetica che simula il marmo pentelico del Partenone contrasta con la morbidezza e la leggerezza del poliuretano che garantisce la massima ergonomia delle sedute assecondando il peso del corpo. Non poteva mancare Bocca® che sin dal 1970, è l’originale divano a forma di labbra disegnato da Studio65: questo sensuale sofà, ideale per un tête-à-tête, è entrato ormai a far parte dell’immaginario collettivo al pari delle opere di Andy Wharol e di altri capolavori della pop art.

Nel bookstore della galleria fanno capolino i Guframini®. In scala 1:8, le miniature di Bocca®, Cactus® e Pratone®, sono perfette riproduzioni fino al più piccolo dettaglio, delle famose sculture domestiche presenti nei più importanti musei del mondo.

Nel 1972 nasce Cactus, disegnato da Guido Drocco e Franco Mello, da allora è fatto e verniciato interamente a mano. Negli anni il Cactus è stato declinato in diverse colorazioni per altrettante edizioni limitate e numerate esposte nei più importanti musei del mondo. Another Green, l’esemplare esposta in galleria, è un omaggio all’originale edizione, ma il verde si caratterizza per un tono diverso, più chiaro e luminoso, acceso e contemporaneo.

Completano la proposta di questa sala le tre versioni di THE END, l’ironico epitaffio progettato da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari per sancire la “fine” del marchio Gufram, ma anche per suggerirne un nuovo inizio. Alla versione in “vero-finto” granito ideata da Toiletpaper nel 2014, si affianca nel 2016 THE END WHITE in “vero-finto” marmo di Carrara con scritta in oro per celebrare i 50 anni del marchio. Nel 2019 arriva THE END BLACK, Limited Edition 1/500 in “vero-finto” marmo Marquina con scritta in oro: un’estetica, noir e dissacrante che conferisce eleganza a questa lapide che può essere utilizzata come seduta dall’ironia grottesca.